CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA |
Diritti dell’ospite L’ospite ha diritto: - di condurre una vita la più normale possibile, compatibilmente con le esigenze della vita comunitaria in un ambiente che trasmetta sicurezza, equilibrio ed armonia; - di essere messo in condizione di esprimere le proprie attitudini personali, la propria originalità e creatività; - di conservare e veder rispettare, in osservanza dei principi della Costituzione, le proprie credenze, opinioni, sentimenti; - al conforto dell’assistenza intesa anche come momento di benessere; - ad essere accolto e rispettato nelle sue caratteristiche individuali, ad essere chiamato per nome e non con appellativi stereotipati (tipo “vecchietto” e “nonnina”); - a conoscere l’identità dell’interlocutore in un rapporto di condivisione della situazione che l’ospite sta vivendo; - ad essere protetto e garantito nella sua intimità personale e privacy; - ad essere assistito e curato nella sua integrità psico-fisica; - ad essere aiutato a mantenere e recuperare la sua autonomia personale; - a tenere contatti con la famiglia di origine nelle modalità e nei tempi da lui scelti; - all’assistenza gratuita e ad essere difeso da speculazioni o raggiri derivanti dallo stato di bisogno; - alla presenza costante, quando non autosufficiente, di un famigliare come supporto assistenziale integrativo; - ad una assistenza ordinata e rispettosa del silenzio e del riposo; - a consumare i pasti seduto a tavola, quando il suo stato di salute lo consenta; - ad utilizzare i servizi igienici anche in caso di difficoltà motorie; - ad essere informato sulle pratiche assistenziali che si compiono sul suo corpo (iniezioni, medicazioni); - ad essere ascoltato anche quando affetto da deficit di comprensione o di comunicazione in un rapporto di condivisione della situazione che l’ospite sta vivendo; - a ricevere sempre una risposta ai quesiti posti; - a fruire di terapie eseguite con correttezza e puntualità; - a ricevere aiuto in tempi e modi efficaci nell’alimentazione, nella mobilità e nella cura dell’igiene personale; - a non essere discriminato in quanto anziano e a non essere etichettato a priori, ma a essere sempre considerato una persona; - a non subire atteggiamenti di derisione, se psichicamente regredito o fisicamente dipendente.
Doveri dell’ospite L’ospite ha il dovere di: - assumere un comportamento responsabile improntato al rispetto del personale e alla comprensione dei diritti degli atri ospiti; - collaborare con il personale medico, infermieristico, tecnico e dirigenziale della struttura; - rispettare gli orari dei pasti, degli allettamenti e delle alzate, della frequenza in palestra e delle cure e igiene quotidiane, delle uscite e dei rientri autorizzati; - non pretendere dal personale prestazioni non previste dal normale programma di servizio e di non fare pressioni o dare mance per ottenere trattamenti diversi o di favore; - rispettare gli ambienti, le attrezzature e gli arredi che si trovano all’interno della struttura, essendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi anche dell’ospite; - evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo o di disagio agli altri ospiti (rumori, luci accese, televisione o radio ad alto volume); - rispettare il riposo giornaliero e notturno degli altri ospiti; - avvisare il responsabile di reparto quando esce dalla struttura.
Diritti dei familiari I famigliari hanno diritto: - di visitare ed assistere il proprio parente quando e per il tempo che lo desidera, nel rispetto dell’orario previsto dall’Ente; - di portare all’esterno della struttura il proprio famigliare, previa autorizzazione del medico di reparto e sottoscrizione dell’assunzione di responsabilità, ed indicando i tempi di rientro; - di ricevere dal personale competente (medico, caposala) le informazioni sullo stato di salute del proprio congiunto e delle cure a cui viene sottoposto, nonché di poter ricevere dagli uffici amministrativi le informazioni di cui ha bisogno.
Doveri dei familiari La serenità della convivenza in comunità è assicurata anche dalla collaborazione degli esterni, i quali si adopreranno con una presenza assidua e discreta per evitare disturbo, al fine di ridurre al minimo l’isolamento dell’ospite. In particolare, il parente, o visitatore, o volontario: - dovrà avere un comportamento rispettoso verso tutti gli ospiti ed il personale a cui non dovrà chiedere favoritismi per il proprio familiare; - per il rispetto della riservatezza e tranquillità degli ospiti, le visite avverranno nei locali soggiorno, e negli spazi comuni. L’accesso alle camere è riservato ai parenti stretti; - in nessun caso il parente o il visitatore potrà intervenire nella cura dell’ospite, di competenza e responsabilità di assistenza; - non potrà portare bevande o alimenti senza preventiva autorizzazione della direzione sanitaria; - in nessun modo potrà interferire sull’operato del personale della Casa di Riposo; - in nessun caso i parenti potranno sottoporre l’ospite a visite di medici esterni alla Casa di Riposo senza il preventivo accordo della direzione sanitaria, cosi come non potranno in alcun modo interferire o modificare le cure sanitarie prescritte dal personale medico interno; - dovrà rispettare i locali e gli arredi della Casa di Riposo senza sporcare, gettare oggetti e dovrà altresì rispettare l’obbligo di non fumare; - dovrà rispettare gli orari di visita alla Casa di Riposo (salvo specifica autorizzazione del medico); - i volontari e il personale indicato dai parenti per l’assistenza del proprio congiunto, dovranno portare il cartellino di riconoscimento.
E’ solo attraverso la trasparenza e cioè l’informazione che si rende possibile la partecipazione dell’ospite o del proprio parente che potrà esporre le proprie ragioni o personalmente o tramite apposito modulo messo a disposizione dell’Amministrazione posto nella bacheca degli avvisi all’ingresso principale parenti. Le segnalazioni raccolte serviranno ad individuare alcuni punti critici e ad adottare le necessarie misure per correggerli. Tutto ciò al fine di migliorare la qualità del servizio e quindi la permanenza dell’ospite all’interno della Casa di Riposo. I dati del questionario sono strettamente riservati al Consiglio di Amministrazione e pertanto soggetti al segreto d’ufficio.
CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA
INTRODUZIONE Gli anziani rappresentano un patrimonio per la società, non solo perché in loro si identifica la memoria culturale di una popolazione, ma anche perché sempre più costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo di energie e di esperienze del quale la società può valersi. Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e sociale che rende ragione della constatazione di un numero sempre maggiore i persone di età anagrafica avanzata ed in buone condizioni psico‐fisiche. Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali lʹanziano è ancora una persona fragile, sia fisicamente che psichicamente, per cui la tutela della sua dignità necessita di maggiore attenzione nellʹosservanza dei diritti della persona, sanciti per la generalità dei cittadini. La valorizzazione del ruolo dei più anziani e della loro cultura si fonda sullʹeducazione della popolazione al riconoscimento ed al rispetto dei loro diritti, oltre che sullʹadempimento puntuale di una serie di doveri da parte della società. Di questi, il primo è la realizzazione di politiche che garantiscano ad un anziano di continuare ad essere parte attiva nella nostra socità, ossia che favoriscano la sua condivisione della vita sociale, civile e culturale della comunità. Questo documento vuole indirizzare lʹazione di quanti operano a favore di persone anziane, direttamente o indirettamente, come singoli cittadini oppure allʹinterno di: • Istituzioni responsabili della realizzazione di un valore pubblico (ospedali, residenze sanitario‐assistenziali, scuole, servizi di trasporti ed altri servizi alla persona sia pubblici che privati) • Agenzie di informazione e, più in generale, mass media; • Famiglie e formazioni sociali.
Con loro condividiamo lʹauspicio che i principi qui enunciati trovino la giusta collocazione allʹinterno della attività quotidiana, negli atti regolativi di essa quali statuti, regolamenti o carte dei servizi, nei suoi indirizzi programmatici e nelle procedure per la realizzazione degli interventi. Richiamiamo in questo documento alcuni dei principi fondamentali dellʹordinamento giuridico italiano: • Il principio di ʺgiustizia socialeʺ, enunciato nellʹarticolo 3 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e lʹeguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. La lettura scientifica riporta che lo sviluppo pieno della persona umana è un processo continuo, non circoscrivibile in una classe di età particolare poiché si estende in tutto lʹarco della vita; • Il principio di ʺsolidarietàʺ, enunciato nellʹarticolo 2 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica riconoscere e garantire i diritti inviolabili dellʹuomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiedere lʹadempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno affiancate quelle proprie della libera partecipazione del cittadino albuon funzionamento della società e alla realizzazione del bene comune, pure finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona; • Il principio di ʺsaluteʺ, enunciato nellʹarticolo 32 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica tutelare la salute come fondamentale diritto dellʹindividuo e interesse della collettività e garantire cure gratuite agli indigenti. Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato dallʹOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione di Alma Ata (1978) come equilibrio fisico, psichico e sociale, sia affiancato il concetto di promozione della salute della dichiarazione di Ottawa (1986). LA PERSONA ANZIANA AL CENTRO DI DIRITTI E DI DOVERI Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la persona gode, per tutto lʹarco della sua vita, di tutti i diritti riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento giuridico e adottare una carta dei diritti specifica per ipiù anziani: essa deve favorire lʹazione di educazione al riconoscimento ed al rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo delle politiche sociali, come si è auspicato nellʹintroduzione.
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